La capacità di registrazione dell’acqua
Veniamo ora ad affrontare una delle proprietà più affascinanti e controverse dell’acqua. È la parte forse più misteriosa della natura profonda e ancora in gran parte semi sconosciuta di questo elemento, sia per le informazioni che ci portano in un campo al confine delle attuali conoscenze scientifiche, sia per le incredibili e vastissime complicazioni che esse comportano: è la cosiddetta “capacità di registrazione dell’acqua” o anche “acqua informata”. Ovvero la capacità di registrare e ricordare (quindi trattenere per un certo periodo di tempo) i massaggi sottili con cui viene a contatto, ciò di farsene veicolo e accoglierli a sé.
È l’incredibile qualità che ha l’acqua, soprattutto nella sua fase liquida (ma a questo punto nulla ci impedisce di pensare che tale capacità sia mantenuta, seppur in misura diversa, anche dal vapore e dal ghiaccio), di subire trasformazioni a seguito di impulsi energetici anche di bassa o bassissima intensità e di mantenere queste modifiche, che quindi possono anche essere delle informazioni di vario tipo, trasferendole a tutte le soluzioni acquose con cui l’acqua informata viene a contatto.
Inoltre, se pensiamo che anche il liquido cellulare e il sangue possono essere intesi appunto come soluzioni acquose, ci rendiamo subito conto della portata di questa scoperta.
FONTE : Armando Gariboldi “La natura profonda dell’acqua” Xenia ed.
Una dimostrazione che l’acqua può essere “informata” la riscontriamo negli esami che abbiamo effettuato di Cristallizazione Spargirica SAT condotti presso lo studio di ricerca LifeVisionLab di Zurigo che dimostrano visivamente il diverso ordine di struttura di un’acqua di acquedotto rispetto all’acqua Edenwell “informata” grazie al secondo e terzo passaggio della tecnologia VITA .

